FAQ

Macchina che monta un faro polielissoidale ( lenticolare )

Le macchine che montano questo tipo di faro, non hanno nessun tipo di problema per poter eseguire un UPGRADE con risultato pari al  100 % .

Questo tipo di faro è pressoché quasi ( non al 100 % ) identico a un faro allo xenon che esce in una autovettura di serie. 

L'unica differenza potrebbe essere nella lente, che nelle macchine in cui escono con lo xenon di serie, generalmente è leggermente più grande e sono molto più trasparenti.

Comunque dopo upgrade, il risultato è veramente ottimo, è possibile paragonarlo a una auto con xenon di serie.

Macchina che monta un faro a parabola riflettente

Fisicamente il kit si monta esattamente come il lenticolare, non c'è nessun tipo di problema a fissare la lampada allo xenon,  in definitiva si sostituisce una lampada con un'altra, ma  in questo caso la conformazione della parabola del fanale,  potrebbe non  prestarsi per un risultato finale ottimo ( potrebbe perdere la perfetta assimetria, la luce potrebbe essere non più omogenea e in casi estremi dare fastidio a chi incontri se non si esegue una corretta regolazione del fanale ad installazione terminata ). 

Le case automobilistiche hanno studiato che per installare un impianto allo xenon su fanali con queste caratteristiche, occorre utilizzare una lampada di tipo D2R , ma nel nostro caso che eseguiamo una conversione su un faro che originariamente montava lampade alogene, montare una lampada D2R  di questo tipo su un faro non appositamente studiato, non serve a nulla.

I migliori risultati lo si hanno montando un kit specifico Plug & Play studiato per convertire il faro originale e per le auto che montano un innesto di tipo H7, disponiamo di un modello di lampada con lo stesso innesto ma in versione R, proprio studiato appositamente per i fari a parabola. 

CON QUANTO PRECISIAMO CHE LA CONVERSIONE SU QUESTO TIPO DI  FARO NON E' POSSIBILE GARANTIRE IL RISULTATO FINALE AL 100 %, NON COME EMISSIONE DI LUCE, CHE è TANTA, EFFICIENTE E ESATTAMENTE COME UN VERO XENON, MA IL PROBLEMA DI BASE E  ESSENZIALE è LA CORRETTA ASSIMETRIA .  

Cos'è la H7R e le differenze con H7
La nascita della H7R si basa che su tutte le auto che montano una tipologia di faro non polielissoidale, viene montata una lampada differente, chiamata D2R/D1R, le differenze dalla classica D2S/D1S e semplicemente che sul mod. chiamato " R ", sono presenti sul bulbo, delle bande laterali e una centrale posteriore,  per far si che all'interno della parabola, vengano create determinate ombri laterali  e centrali, e che poi, per quanto possa essere possibile, proietti su strada una migliore assimetria. Oggi questo sistema è stato riprodotto anche sui modelli delle nostre H7 , denominandole H7R. Il concetto è lo stesso di quanto appena descritto.  
Problemi di Computer di bordo dopo l'installazione

A differenza, di quello che succede con la maggior parte delle altre marche di ballast presenti sul mercato, che dopo l'installazione su autovetture di ultima concezione, il computer di bordo o il sistema di controllo delle luci rileva una serie di anomalie sui canali delle luci , ed errori di vario genere anche non legati direttamente, in quanto non riconoscono le ballast come componenti dell'auto.

Tutto questo, con le le nostre nuove ballast Xenon Lamp PPB-2110 e DOT-2110 interfacciandosi ed integrandosi con l'impianto originale dell'auto, non creano quasi più questo inconveniente.

Questo dovuto alla nuova tecnologia con una impedenza omnica costante . Esse vengono riconosciute come se fossero delle normali lampade e per questo motivo non vengono rilevati come corpi estranei dal sistema di controllo dell'auto.

Ovviamente questo semplifica l'installazione sulla propria auto anche se un giorno si dovesse installare su auto di ancor più evoluta concezione.       

Difficoltà sull'installazione

Il nostro kit è perfettamente cablato e pronto per essere installato su ogni specifico tipo di innesto.

Non richiede nessuna conoscenza professionale, ma a volte potrebbe essere necessario smontare il faro per poter intervenire con più facilità, allora serve più l'aiuto di una persona che sappia fare questo tipo di intervento.

Non occorre fare nessuna modifica sostanziale, è sufficiente sostituire la lampada alogena con quella fornita da noi e il collegamento elettrico è molto banale, si tratta semplicemente di collegare 2 fili all'impianto elettrico esistente dell'auto.

Tra breve sarà disponibile una serie di immagini con la sequenza.

In caso di difficoltà o di incapacità nell'eseguire l'operazione, un qualsiasi elettrauto può eseguire il tutto in poco tempo, generalmente una ora basta.     

Differenza tra PLUG & PLAY e OEM /DOT

Entrambi sono un impianto allo xenon a tutti gli effetti, hanno una centralina ballast e una lampada a scarica di gas e hanno una potenza di assorbimento  di 35 Watt.

L'unica differenza che c'è tra i 2 kit è la conformazione dell'attacco della lampada.

Il kit OEM/DOT è quello che viene montato sulle macchine di serie, e quindi vengono utilizzate lampade che rispecchiano uno standard D2S / D2R , quindi un è un innesto  specifico per le queste parabole.

Per poter installare questa lampada su altri tipi di fari occorre apportare modifiche e trovare in alcuni casi il punto focale esatto. 

Il kit Plug & Play invece è progettato specificatamente e nasce per essere installato proprio per le auto dove originariamente è installata una lampada alogena.

I vantaggi sono quelli di rispettare in tutto le dimensioni di una lampada alogena, nelle forme, nell'attacco, nella lunghezza del bulbo e cosa importante nel punto focale.

Quindi il risultato con un sistema Plug & Play risulta eccellente e vanta di una installazione veloce e senza dover apportare nessuna modifica di nessun tipo in quanto vengono fornite le lampade con attacchi specifichi di tipo H1 - H3 - H4 - H4 Bixeno - H7 - H7R - H8 - H11 - HB1/9004 - HB3/9005 - HB4/9006 - HB5/9007.  

Differenza H4 Bi-xenon ( anabbagliante e abbagliante )  con H4LA (Solo anabbagliante)
  • H4-Bixenon

    Si tratta di una lampada H4 che come l'originale alogena, emette 2 proiezioni con la stessa lampada, ABBAGLIANTE e ANABBAGLIANTE, questa lampada è indicata per auto che hanno normalmente solo 2 fari con 2 lampade. Il funzionamento avviene tramite un movimento che una  elettrocalamita ( durata eterna) aziona lo spostamento del punto focale e pertanto lo scambio delle luci è istantaneo. Il risultato assimmetrico è perfetto .

  •  H4LA

    Si tratta di una lampada H4 ma a differenza di quanto descritto sopra, non emette 2 proiezioni con la stessa lampada xenon , ma ANABBAGLIANTE allo xenon e ABBAGLIANTE con una lampada alogena posizionata affianco a quella XENON.

    LE LAMPADE APPENA DESCRITTE , a nostro avviso, offre una alternativa molto + economica, ma realmente  non è IN GRADO DI SODDISFARE QUANTO EFFETTIVAMENTE DOVREBBE FARE. ( perfetta asimetria e funzione di abbagliante). Malgrado quanto affermato la distribuzione è fatta ugualmente in quanto la gente la chiede insistentemente.

I Fari Bi-xenon

Su un faro polielissoidale che monta la tipologia Bi-Xenon, la funzione non è dovuta a un tipo di ballast o lampada particolare, esse sono le stesse identiche di quanto trattato fino ad ora quindi un faro ha sempre un ballast e una lampada.

Il funzionamento dell'anabbagliante avviene esattamente come in un classico polielissoidale. (Parabola, diaframma geometria fissa, lente ).

Il funzionamento dell' abbagliante invece avviene all'interno della parabola polielissoidale , in quanto è presente un diaframma meccanico che varia da una posizione chiuso ( ANABBAGLIANTE ) a una posizione aperto ( ABBAGLIANTE ). 

Quindi una macchina che ha questa tipologia di faro BI-XENON, ha anche obbligatoriamente  la classica parabola o faro dedicato all'abbagliante con tradizionale lampada alogena per la funzione di lampeggio in quanto se si dovrebbe lampeggiare a fari spenti, usando solo un faro Bi-Xenon si rispecchiano gli stessi problemi di un ritardo nell'accensione della lampada, cosa che non avviene con la lampada alogena.

Punto focale

Il punto focale è la cosa più importante da considerare.

E' la distanza tra la base dove appoggia la lampada al centro della ampolla dello xenon. Questa distanza se non è identica come le lampade originali alogene, succede che non si ha una corretta assimetria in quanto cambiano tutte  riflessioni della parabola quindi c'è il rischio di accecare chi incontri. I fari a parabola riflettente risentono maggiormente questo inconveniente rispetto ai fari polielissoidali ( lenticolari )

Tonalita di colore

Quando si cambia solamente una lampada , anche se con altre dello stesso colore, dello stesso fornitore, di quella attualmente in uso, i colori possono risultare differenti, e molto raramente saranno uguali,  questo perché le lampade a scarica, anche se usata poche ore o se usate con tempi differenti, hanno una "maturazione" differente e quindi di tonalità diverse.

Una lampada nuova, risulta sempre,  se confrontata a una sua simile, più chiara, meno azzurra, a volte il confronto può far sembrare che la nuova sia addirittura gialla.

Una lampada a scarica di gas, ha una sorta di "maturazione" in quanto arriva al colore reale dichiarato e alla intensità luminosa dopo un uso di circa 70 ore circa, ma già dopo poche ore di funzionamento di hanno cambiamenti.

Un esempio pratico: se oggi comprate 3 lampade esattamente identiche in tutto e per tutto, 2 le usate per qualche ora e poi ne smontate una e mettete la 3 lampada, l'ultima montata risulterà di un altro colore più chiaro e giallo.

Quando si sostituisce una lampada perché esaurita, è conveniente sostituire entrambe le lampade, in quanto con tutta probabilità anche l'altra apparentemente buona a breve cesserà il suo funzionamento. 

Un altro fattore, è anche che le lampade di diversi produttori o anche se dello stesso, ma di produzioni diverse, installati su fari diversi e usi diversi tra loro ( abbaglianti, anabbagliani o fendinebbia ) non potranno mai essere esattamente uguali ma simili, causando inevitabilmente tonalità diverse, questo in particolare quando si confrontano altri fari di diverse fatture.

Con questo non vogliamo lamentele dal fatto che non è possibile in alcuna maniera risolvere il problema.

Quindi il nostro consiglio che le lampade debbano essere vendute sempre a coppia e sostituite entrambe .

Problemi di surriscaldamento

A differenza di quanto si senta parlare in giro, che una lampada allo xenon scalda tanto di più di una alogena, la realtà è che invece una lampada allo xenon scalda meno di una alogena in quanto ha una emissione di potenza pari a 35 W contro una alogena che varia dai 55 ai 65 W . Quindi nessun problema di fusione delle parabole, ingiallimento o altro, creano decisamente più problemi le lampade alogene maggiorate ( 100 W o oltre ) non solo ai fari ma anche all'impianto elettrico.   

In quale tipo di faro si monta ? 

L'installazione potrebbe essere eseguita su tutti i fari (Anabbagliante, Abbagliante, Fendinebbia ), ma dal punto pratico l'uso sugli ABBAGLIANTI non è da parte nostra consigliata per i motivi di ritardo nell'accensione ed a un probabile danneggiamento prematuro delle centraline ballast, in quanto esse hanno bisogno di un minimo di tempo di attività prima che vengano disattivate ( almeno 35/50 secondi ). Quindi un lampeggio sarebbe praticamente impercettibile e darebbe una carica momentanea alla centralina. 

Quale gradazione Kelwin ? 4.500 ... 6000..... 8000 .... oppure ancora superiore ?

Qua c'è molta confusione, in quanto si confonde potenza ( Lumen ) con colorazione ( Kelvin ) e assorbimento (Watt).

Lumen = Potenza luminosa percepita dall'occhio umano

Kelvin = Temperatura di gradazione di colore

Watt = Potenza assorbimento 

La scelta di una lampada va fatta seguendo un criterio proprio e dalla esigenza finale.

C'è chi vuole avere il massimo della luminosità e chi vuole avere una emissione luminosa molto blu/viola.

Lo standard di tutte le lampade allo xenon ( che è l'unica cosa comune a tutte)  è la potenza di assorbimento che è pari a 35Watt.

La variabile sono i kelvin, se cambia questo valore di conseguenza cambia il valore del lumen

Sono 2 condizioni differenti e variano una contro l'altra, più aumentiamo il kelvin di conseguenza cala il lumen.

Parlando di una lampada di 35 Watt come il nostro caso troveremo che:

Per avere il massimo della luminosità occorre una gradazione di circa  4500 kelvin che visivamente produce una luce bianchissima esattamente come le macchine di serie in quanto è  più simile alla luce solare sprigionando circa 3.500 lumen.

Per avere una lampada più colorata sull'azzurro / blu / violetto occorre salire di gradazione, iniziando da 6.000 kelvin sprigionando circa 3.000 lumen,  salire a 8000 kelvin per un azzurro intenso,  sprigionando circa 2.600 lumen,  fino a 12.000 kelvin per un violetto sprigionando circa 2.200 lumen.

Purtroppo con i 35 Watt di potenza, più si sale di gradazione kelvin per avere una lampada colorata, più si penalizza l'emissione in lumen che l'occhio umano percepisce.

Quindi più è blu, meno luce fa.